giovedì 6 febbraio 2014

Questa sera alle 21.00 su RVS: Correnti, incontri con la musica contemporanea. Conduce Andrea Aguzzi. In questa puntata il compositore Mauricio Kagel


Lo spazio dedicata alla musica contemporanea, ogni primo giovedì del mese a cura di Andrea Aguzzi. In questa puntata il compositore argentino: Mauricio Kagel, con opere pubblicate dalla casa discografica STRADIVARIUS.

Biografia
Mauricio Kagel (Buenos Aires, 24 dicembre 1931 – Colonia, 18 settembre 2008) è stato un compositore argentino, trapiantato a Colonia, in Germania, dal 1957. È famoso per aver sviluppato l'aspetto teatrale dell'esecuzione musicale.


Molte delle sue composizioni contengono specifiche istruzioni teatrali per l'esecutore, che deve assumere determinate espressioni del volto durante l'esecuzione, suggerimenti sul modo di entrare in scena, per interagire fisicamente con gli altri esecutori e con il pubblico. Le sue composizioni sono state spesso assimilate al teatro dell'assurdo.
Staatstheater (1971) è molto probabilmente il pezzo emblematico di questo suo modo di scrivere musica. Questo pezzo è chiamato "balletto per non danzatori" e comunque è molto simile ad un'opera; fra gli oggetti che egli adopera come strumenti musicali figurano dei vasi da notte e persino una peretta per clistere. Simile a questo è il lavoro radiofonico Ein Aufnahmezustand (1969).
Kagel ha scritto anche musica da film come per Ludwig van (1970) uno dei suoi più noti. Esso è una riproduzione di una visita fittizia allo studio di Beethoven nella sua casa di Bonn. Ogni scena è tappezzata dagli spartiti della musica di Beethoven e la colonna sonora è costituita dai brani musicali che appaiono negli spartiti inseriti nelle inquadrature. La musica è come avviluppata ed ha un suono distorto che lascia comunque riconoscere le autentiche melodie beethoveniane. In altre scene il film mostra delle parodie di trasmissioni radio televisive connesse alla commemorazione del "Beethoven Year 1770". Kagel successivamente trasformò il film in una serie di spartiti che potevano essere eseguiti in concerto al di fuori del film. Il lavoro è costituito da una serie di primi piani, in varie zone dello studio, interpretati dal pianista.
Kagel ha scritto anche un notevole numero di pezzi più convenzionali sia orchestrali che musica da camera e colonne sonore cinematografiche. Molti di questi pezzi fanno riferimento a musiche del passato.
Dal 1960 ha insegnato all'International Summer School di Darmstadt.
Fra i suoi allievi ci sono stati Carola Bauckholt, María de Alvear e Juan María Solare.

«La società non ha bisogno di noi»
Come ricorda György Ligeti nella sua biografia, la musica contemporanea ha sempre faticato ad entrare nell'immaginario collettivo della grande massa della popolazione, al pari di autori come Mozart o Beethoven. Senza che ciò abbia impedito a questo genere musicale di crescere ed evolversi, dalle parole di Ligeti - che cita l'amico Kagel - traspare comunque l'amarezza di fondo che sembra accompagnare questi compositori i quali danno l'mpressione di muoversi in aristocratica solitudine.
Così dice Ligeti:
« Perché mai la gente dovrebbe appassionarsi per le cose che non conosce? Oggi c'è forse più interesse per la musica contemporanea? No! Mauricio Kagel una volta ha sintetizzato molto bene la nostra condizione: «La società non ha bisogno di noi» »
(György Ligeti, Lei sogna a colori?, Edizioni Alet 2004, pagg. 91 e 92)

Bibliografia
Mauricio Kagel, Parole sulla musica. Conversazioni Discorsi Saggi Radiodrammi, con 24 illustrazioni, Macerata, Quodlibet 2000

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